Disegno di Legge n. 488 del 16-05-2023 Disposizioni sulle larghezze delle Regie Trazzere

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Disposizioni sulle larghezze delle Regie Trazzere

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25 mag 2023 Assegnato per esame Commissione QUARTA

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                     ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

                           DISEGNO DI LEGGE

           presentato dai deputati: La Vardera, C. De Luca,
         Balsamo, Geraci, De Leo, G. Lombardo, Sciotto, Vasta

                           il 16 maggio 2023

           Disposizioni sulla larghezza delle Regie Trazzere


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                   RELAZIONE DEI DEPUTATI PROPONENTI


         Onorevoli colleghi,

      Secondo  la Regione Siciliana, nell'isola è presente una  rete
     di  strade  denominate  Regie Trazzere  che  si  estendono  per
     circa  11  mila  chilometri, con una larghezza  legale   minima
     pari  a  37,68 metri, corrispondente alla antica misura  di  18
     canne e 2 palmi.

      Già  demanio  pubblico  dello Stato, le  trazzere  sono  state
     assegnate  al demanio pubblico della Regione in forza  dell'art
     32 dello Statuto, costituendo il demanio trazzerale.

      Originariamente erano strade a fondo naturale  utilizzate  per
     il  trasferimento  degli  armenti dai pascoli  invernali  delle
     pianure  ai pascoli estivi delle montagne, per tale  motivo  il
     demanio    trazzerale   è   anche   conosciuto   come   demanio
      armentizio .

      L'ufficio competente in materia di demanio trazzerale è  stato
     istituito   il  23  agosto  1917  con  decreto  luogotenenziale
     n°1540.

      Ad  oggi,  moltissimi  comuni siciliani sono  attraversati  da
     diverse  regie  trazzere,  la cui origine  ultrasecolare  è  di
     ardua comprensione e di difficile individuazione.

      La  larghezza  delle regie trazzere, come  sopra  indicato,  è
     sempre  di  37,68  metri per tutto il loro percorso,  pertanto,
     prendendo  come  punto di riferimento il centro  della  strada,
     occorre considerare 18,84 metri per ogni lato.

      Conseguentemente, le proprietà private che rientrano in quella
     fascia   sono   considerate  a  tutti  gli  effetti   ricadenti
     all'interno delle regie trazzere.

      Questa  circostanza determina alcune importanti  ripercussioni
     nella sfera privata del cittadino.

      Ad  esempio,  l'approvazione  dei  progetti  edilizi  di  ogni
     tipologia    risulta   subordinata   ad   una   procedura    di
     legittimazione   (sdemanializzazione),   con   un   costo   non
     indifferente  che  può raggiungere anche  diverse  migliaia  di
     euro.

      La  descritta  situazione rappresenta un'anomala vessazione  a
     danno  dei cittadini che, benché risultanti proprietari  di  un
     bene immobile alla stregua dei relativi registri, di fatto  non
     lo sono per la Regione Siciliana.

      La  materia  delle  Regie Trazzere siciliane  appare  alquanto
     ambigua,  considerato  che  molte vie  pubbliche  sembrerebbero
     essere  state dichiarate Regie Trazzere in modo non fondato  né
     documentato,   trasformando   antichi   demani   medievali   in
      moderni   demani  statali  e  regionali  di  ben  più   ampie,
     inverosimili ed eccessive estensioni.

      Nel   corso  degli  anni,  sono  state  contestate   le   c.d.
      usurpazioni   di  demanio trazzerale a  moltissimi  cittadini,
     senza  che abbiano avuto la possibilità di contestare  in  modo
     preciso e puntuale i relativi criteri di accertamento.

      In  generale,  emerge una carenza, in certi casi mancanza,  di
     titoli  costitutivi  e  storicamente  istitutivi  delle   Regie
     Trazzere. Le fonti giuridiche appaiono confuse ed incerte,  non
     riuscendosi  a  comprendere  bene  quali  norme  applicare  che
     giustifichino determinati provvedimenti da parte della  Regione
     Siciliana.

      In  particolare, l'aspetto più importante e controverso  della
     materia   riguarda  la  fonte  giuridica  che   disciplina   la
     spropositata larghezza delle Regie Trazzere.

      L'antica  misura  di  18 canne e 2 palmi, corrispondenti  agli
     attuali  37,68  metri, viene disciplinata dal  Dispaccio  Reale
     del  9  maggio  1799 e dal successivo Reale  Dispaccio  del  24
     marzo  1811, che si limita a richiamare il Dispaccio Reale  del
     1799.

      Orbene,  la  vera anomalia riguarda il Dispaccio Reale  del  9
     maggio  1799  che,  dopo  estese  ricerche  documentali,  anche
     presso  l'Ufficio Regionale Trazzere, non risulta  esistere,  o
     meglio,  non  risulta esservi copia dello stesso negli  archivi
     di   Stato   siciliani,   italiani  nonché   nelle   principali
     biblioteche.

      Possiamo affermare con assoluta certezza che non esiste  copia
     del Dispaccio Reale del 9 maggio 1799!

      Invero,  l'obiettivo del presente disegno  di  legge  riguarda
     superare  questo  rigido e non giustificato  assetto  afferente
     alla larghezza delle Regie Trazzere.

      Come suddetto, infatti, moltissime città sono attraversate  da
     una  fitta  rete  di  Regie Trazzere e, conseguentemente,  alla
     luce   delle   argomentazioni  esposte   in   narrativa,   urge
     intervenire   per  correggere  questa  abnorme  ampiezza,   non
     supportata   da  fonti  giuridiche  e  ormai  antistorica,   in
     contraddizione    con    ogni    qualsivoglia     provvedimento
     amministrativo  -  legislativo  che  regolamenti  la  larghezza
     delle strade.

      Al   tempo   stesso,  la  revisione  delle   Regie   Trazzere,
     costituendo  le  stesse  una fonte di incassi  per  la  regione
     siciliana,  attraverso gli oneri di legittimazioni  pagati  dai
     cittadini  interessati, dovrà essere accompagnata  da  adeguata
     disposizione  finanziaria  che  possa  coprire  questi  mancati
     introiti.

      Di  certo, una previsione finanziaria alquanto modesta per  il
     bilancio  regionale, che si tradurrebbe, d'altro verso,  in  un
     cospicuo  guadagno per il cittadino, che non  risulterebbe  più
     vessato da un onere ingiusto ed ingiustificato.

      Per   tutti.  questi  motivi,  si  propone  di  correggere   e
     modificare la disciplina sulla larghezza delle Regie  Trazzere,
     modificando l'art. 13 della L.R. n. 4 del 2003, aggiungendo  il
     comma  n.  10,  in  modo  da equiparare  e  far  coincidere  la
     larghezza delle Regie Trazzere alla larghezza rilevabile  dalle
     mappe catastali di impianto.




                                ---O---

              DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE

                                Art. 1.
          Modifiche all'articolo 13 della Legge regionale 16
                           aprile 2003, n.4

         1.  All'articolo 13 della Legge Regionale 16 aprile 2003, n. 4,
     contenente disposizioni in materia di Alienazione degli antichi
     suoli armentizi e delle sedi viarie disponibili, è aggiunto il
     seguente comma:
      La  larghezza della Regia Trazzera coincide con la misura
     rilevabile dalle mappe catastali di impianto.


                                Art. 3.
                             Norma finale

         1.  La  presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta
     ufficiale della Regione siciliana.

         2. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla  e
     di farla osservare come legge della Regione.